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martedì 8 giugno 2010

La IV A e la visita all'Orto Botanico (BO).





CLASSE IV A

RELAZIONE COLLETTIVA

Visita all'Orto Botanico di Bologna

Ieri mattina, giovedì 12 novembre 2009, abbiamo visitato l'Orto Botanico, che si trova in via Irnerio. E' il museo delle piante all'aria aperta ed esiste a Bologna dal 1350, cioè da circa 600 anni. L'Orto Botanico è un museo universitario, che è sempre servito per studiare le piante.
E' organizzato in vari “ambienti”; noi abbiamo visitato solo il “GIARDINO ORNAMENTALE” (con piante che vengono utilizzate per abbellire) ed il “BOSCO PARCO”, perchè avevamo poco tempo a disposizione.
Nel Bosco Parco abbiamo conosciuto dei veri e propri “monumenti”: il PLATANO più antico e grande esistente in città (200 anni) ed il NOCE con 100 anni di vita. C'è anche un altro albero molto grande e vecchio, che si chiama LIQUIDAMBAR: alla base del tronco c'è una cavità così grande che ci siamo passati dentro uno alla volta, dopo aver mostrato il “biglietto”, cioè la sua foglia. L'albero, infatti, aveva subito un intervento ben riuscito.
Ascoltando le spiegazioni della maestra Doretta che ci ha fatto da guida, abbiamo capito che le piante possono essere classificate in modi diversi, a seconda delle caratteristiche che ci interessa osservare. Ad esempio:
- vi sono piante che non perdono mai tutte le foglie e si chiamano SEMPREVERDI;
- vi sono piante che in autunno perdono le foglie e si chiamano CADUCIFOGLIE.
Osservando invece la forma delle foglie, abbiamo compreso che vi sono piante con foglie:
- AGHIFORMI, cioè con le foglie a forma di ago;
- LATIFOGLIE, cioè con le foglie a LAMINA ESPANSA (cioè larga).
La forma delle foglie è importante per la vita dell'albero nell'ambiente in cui vive.
Poi la maestra Doretta ci ha insegnato ad osservare con ancor più precisione.
Abbiamo notato che i pini hanno foglie aghiformi, lunghe, ma mai singole (cioè da sole): sono unite da una fascetta a gruppi di 2,3,4,5. Da 6 in poi non sono più pini.
Negli abeti, al contrario, le foglie sono sempre aghiformi, ma più corte ed attaccate una ad una al rametto.
Tra gli alberi con le foglie aghiformi abbiamo visto: il PINO NERO, l' ABETE ROSSO, l' ABETE ARGENTATO, il TASSO. Quest'ultimo è chiamato anche “albero della morte”, perchè i suoi semi sono velenosi.
Tra gli alberi con le foglie a lamina espansa abbiamo visto tutti quelli di cui abbiamo raccontato all'inizio.
Abbiamo conosciuto anche alcuni alberi particolari.
La PALMA è un albero senza rami; vive bene anche nel nostro clima, perchè si protegge con un “cappotto” fatto dalle sue foglie secche.
Il BANANO è l'erba più alta del mondo: non è un albero come può sembrare, perchè ha il fusto erbaceo.
Il GINKGO BILOBA è un albero antichissimo, che esisteva già ai tempi dei dinosauri. Ha delle belle foglie a forma di ventaglio, divise in due parti. Esistono l'albero maschio e l'albero femmina. I suoi frutti fanno cattivo odore.









Il LIRIODENDRON è un albero molto grande e molto bello. Le sue foglie hanno una forma strana ed ognuno può vederci quello che vuole.
Abbiamo visto anche il MUSCHIO ed il CAPELVENERE, che è una felce. Entrambi hanno bisogno di molta umidità e si riproducono per SPORE e non per semi.
L'ultima osservazione per concludere. Tutte le foglie contengono la CLOROFILLA, che è una sostanza verde, ed i CAROTENOIDI, che sono sostanze colorate.
Quando le foglie perdono la clorofilla rimangono in evidenza gli altri colori.

Testo elaborato da: Maverik, Michelle, Roberto, Gabriele Emanuel, Martina, Luca, Cesare, Valentina, Mattia, Federica, Francesca, Chiara, Micaela, Helen, Alessandro, Silvia, Thomas, Sofia, Simone, Alissa, Jean Luca, Domenico

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