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mercoledì 3 novembre 2010

Storia di una storia (come vincere un concorso raccontando)

Ecco la storia con cui la classe IV B, ex III B, ha vinto il secondo premio del concorso!

PREMIO 2° classificato al concorso "IL BELLO DI VIVERE HO INCONTRATO" promosso dal Centro Antartide:

La città che non voleva arrendersi

Un brutto giorno, la Città Civile si svegliò con tutti i muri imbrattati,le strade piene di spazzatura e gli spazi verdi sommersi dalla sporcizia.
Iniziò a piangere e ad urlare per il dispiacere e la rabbia....Aveva perduto ogni angolo di bellezza,di colore e di ordine.Il Presidente di tutte le città del mondo le cambiò nome e la chiamò Degrado.
Disperata, la città chiese informazioni a tutti i suoi abitanti,per sapere chi fosse stato a trasgredire le regole e a derubarla della sua bellezza.Ma nessuno sembrava aver visto e sentito nulla.
Allora Degrado decise di fare da sola e la notte successiva al fattaccio fece finta di addormentarsi, sperando di sorprendere in flagrante il colpevole.
Infatti ad un tratto sentì dei rumori,aprì un occhio, vide delle ombre e.....
"Chi siete??Perchè scarabocchiate i miei muri?Perchè non buttate i rifiuti negli appositi cestini?Per colpa vostra ho perso la mia bellezza,la mia poesia,il mio profumo, la mia gioia, il mio valore....Sono diventata inguardabile,brutta,sporca, maleodorante...I miei colori vivaci si sono spenti,i miei muri rivolgono insulti ai passanti e tutti si chiudono in casa piuttosto che passeggiare nelle vie o giocare nei prati puzzolenti!!
Mi sento una Discarica!!"
I ladri di Bellezza , erano un gruppo di ragazzini;la notte in cui si erano verificati quegli atti incivili e vandalici,uno di essi pensò di volere essere diverso dagli altri e disse ai suoi amici:"Io sarò originale e da oggi in poi butterò i miei rifiuti per strada...."
Gli altri vollero seguire il suo cattivo esempio e...
"Io imbratterò i muri con bombolette spray,riempiendoli di parolacce..."
"Io non raccoglierò la cacca dei miei cani..."
"Io potrei rovesciare a terra tutti i bidoni..."
Degrado era sconvolta dalla tremenda scoperta e anche i suoi abitanti iniziarono a preoccuparsi:la vita era insostenibile.
Il Grande Vecchio,l'uomo più anziano e saggio della città, convocò una riunione dei rappresentanti di tutti i Quartieri....
"Dobbiamo prenderci la responsabilità di fare in modo che la nostra città torni a essere Civile e Bella."
Gli artefici del misfatto furono invitati , insieme agli adulti, a ripulire gli spazi rovinati e sporchi e a scrivere un nuovo codice di regole per la convivenza civile...Non furono puniti eccessivamente , perchè il Grande Vecchio aveva spiegato che a chi sbaglia occorre dare il buon esempio, non soltanto punizioni ed insegnare buone azioni.
Cercò di comunicare ai più giovani che la regola giusta è quella che fa per tutti e che viene rispettata anche senza guardie e senza re.
Dopo l' Assemblea e l' operazione "Anti-Degrado",tutti capirono che senza regole non c'è libertà ,senza libertà non c'è bellezza e senza bellezza si perde il senso del rispetto.
Se una città smarrisce la sua poesia, ogni abitante è impoverito e derubato del diritto alla Bellezza e al Piacere di viverci con gusto, gioia ed entusiasmo.
Piano piano, la nostra protagonista tornò ad essere una Città Civile..piena di gladioli piantati dai bimbi in un nuovo spazio verde che venne chiamato :il Parco del Rispetto fiorito; piena di musica classica che il teatro locale decise di mandare in filo -diffusione per allietare le giornate di tutti:il Progetto Musical-mente...
Evviva il nostro diritto all'arte, al colore e alla convivenza civile.


Classe 3B-Scuola primaria Mazzini (I.C.14-Bologna)
Ins.te Regi 349-0576344

martedì 15 giugno 2010

Classi 2° A e 2°B: Una giornata con gli animali

Una giornata con gli animali

Le classi 2° A e 2°B della Scuola Primaria Mazzini I.C. n.14 di Bologna sono andate in Gita di Istruzione allo Zoo del Parco Natura Viva di Bussolengo il giorno 30 maggio.Gli alunni accompagnati dalle loro insegnanti Mignatti, Cardone,Rossi e Angrisani hanno potuto vedere gli animali del parco.
Questi animali non sono stati prelevati dal loro ambiente naturale ma sono stati scambiati con altri parchi zoo ,a volte provenienti dal commercio illegale di animali esotici sequestrati a trafficanti privi di scrupolo,a volte malati bisognosi di cure .Questi animali allevati in cattività non potranno essere liberati perché non sono in grado di provvedere da soli alla loro sopravivenza.
I bambini hanno visitato il laghetto con numerosi fenicotteri rosa,
i cammelli del deserto, il panda rosso più resistente rispetto al panda bianco e nero. Numerose le varie razze di scimmie ospitate nel parco:bertucce, lemuri,scimpanzé che hanno riscosso l’entusiasmo e l’ilarità dei bambini.
Gli orsi dagli occhiali neri tenuti molto bene. Maestose le collinette con i lupi , i daini, le antilopi, a tale riguardo le loro provviste alimentari erano state nascoste per stimolare negli animali l’istinto della ricerca del cibo. Numerose le specie di uccelli tropicali come i pappagalli. La serra tropicale con numerose specie di piante tropicali, le tartarughe, i serpenti, i camaleonti, le iguane.
Per non disturbare gli animali selvaggi dei Sentieri d’Africa la classe ha effettuato in pullman un giro Safari per ammirare le maestose giraffe ,il leone bianco e la leonessa, i rinoceronti, le iene, le zebre della prateria ,gli gnu, i buoi dei Watussi,sono rimasti peròdelusi perché non si vedevano le tigri.
Per concludere il viaggio nello giurassico Parco dei dinosauri.
A tale proposito i bambini sono rimasti impressionati dalle sagome in grandezza naturale di questi animali preistorici che a loro dire sembravano muoversi per mangiare o aggredire le prede.
Ritornati a scuola gli alunni hanno disegnato in classe gli animali che piacevano di più, hanno espresso le loro emozioni e sensazioni a riguardo, hanno descritto verbalmente prima e graficamente poi questa magnifica giornata con gli animali.

mercoledì 9 giugno 2010

la II°B e lo studio della natura

In giardino con Valentina
Noi bambini della classe 2^ B studiamo la natura e gli animaletti

Il nostro studio è iniziato in dicembre, quando abbiamo conosciuto Valentina, l’esperta di Villa Ghigi che ci aiuta a conoscere il giardino della scuola. E’ arrivata con un grande sacco pieno di terra del bosco, poi ci ha accompagnati fuori per raccogliere terra, foglie e legno. Per il nostro lavoro abbiamo usato delle palette e dei secchielli.
Tornati in classe, ci siamo divisi in quattro gruppi per osservare e scoprire cosa si nascondeva nei mucchi di terra.
Poi abbiamo messo tutto insieme in un contenitore trasparente, coperto con un velo, ogni tanto lo bagneremo e lo osserveremo.














Osserviamo il terrario

DOPO UN MESE: GENNAIO
Usiamo il naso: fa odore di terra, foglie, insalata, fiori; è un odore un po’ amaro, un po’sgradevole.
Usiamo gli occhi: sulla superficie vediamo foglie secche e rosicchiate, bastoni, castagne, una piantina verde, appena nata, un animaletto che corre, un ragno, dei gusci di chiocciola; la terra è marrone più chiara in basso e più scura verso l’alto, si vedono delle gallerie.
DOPO DUE MESI: FEBBRAIO
C’è molto movimento, due piantine stanno crescendo, nelle gallerie strisciano alcuni lombrichi. Tanti animaletti si muovono: un ragnetto rosso, un porcellino di terra, un piccolo verme, altri piccoli insetti, una grossa tipula svolazza.



Le nuove amiche
E’ passato un altro mese, siamo in marzo, Valentina è tornata e ci ha portato cinque chiocciole e due chioccioline. Le abbiamo osservate e messe nel nostro terrario, poi abbiamo preparato l’”albergo”.
Ci occorrono muschio, erba, bastoncini, corteccia e fiori per ricostruire un ambiente adatto a loro. Dobbiamo ricordarci di tenere il terrario umido e lontano dal termo e dalla finestra, perché non deve avere troppo calore e neanche troppa luce, e... dare da mangiare alle chiocciole. Non sappiamo ancora quali sono i loro cibi preferiti, proveremo con: insalata, frutta tagliata a fettine sottili, osso di seppia e anche salame, prosciutto e formaggio.
Importante! Dobbiamo tenere sempre molto pulita la casa delle chiocciole, senza residui di cibo.

DOPO QUINDICI GIORNI
Vediamo che le chiocciole hanno mangiato le foglie di insalata, i gambi di sedano, le fettine di carota e di mele; abbiamo provato con il prosciutto, ma non l’hanno gradito. Per mangiare fanno dei buchi, perché usano i loro dentini come grattugie.





Attaccate alle pareti del terrario e sulle foglie vediamo delle uova piccole, gialline e trasparenti, dentro alle quali appare un piccolo guscio. Una chiocciolina minuscola con il guscio trasparente e le sue piccole cornina, sta già passeggiando.













Mercoledì 12 Maggio
Le chioccioline sono cresciute un po’ e decidiamo di liberarle. Cerchiamo un angolino del giardino in cui i bambini di solito non vanno a giocare; con un po’ di erba, e che sia un po’ umido e ombreggiato.
Dopo averlo trovato, rovesciamo il terrario e scopriamo un piccolo tesoro: decine di lombrichi di tutte le dimensioni, larve di tipula, ragnetti, crostacei di terra e le “nostre” chioccioline che salutiamo, lasciando loro l’ultima fogliolona di lattuga di cui sono molto ghiotte.
Ci dispiace abbandonarle, ma abbiamo capito che è giusto che ritornino alla natura insieme a tutti gli altri animaletti che vivono nel nostro giardino.

martedì 8 giugno 2010

La IV A e la visita all'Orto Botanico (BO).





CLASSE IV A

RELAZIONE COLLETTIVA

Visita all'Orto Botanico di Bologna

Ieri mattina, giovedì 12 novembre 2009, abbiamo visitato l'Orto Botanico, che si trova in via Irnerio. E' il museo delle piante all'aria aperta ed esiste a Bologna dal 1350, cioè da circa 600 anni. L'Orto Botanico è un museo universitario, che è sempre servito per studiare le piante.
E' organizzato in vari “ambienti”; noi abbiamo visitato solo il “GIARDINO ORNAMENTALE” (con piante che vengono utilizzate per abbellire) ed il “BOSCO PARCO”, perchè avevamo poco tempo a disposizione.
Nel Bosco Parco abbiamo conosciuto dei veri e propri “monumenti”: il PLATANO più antico e grande esistente in città (200 anni) ed il NOCE con 100 anni di vita. C'è anche un altro albero molto grande e vecchio, che si chiama LIQUIDAMBAR: alla base del tronco c'è una cavità così grande che ci siamo passati dentro uno alla volta, dopo aver mostrato il “biglietto”, cioè la sua foglia. L'albero, infatti, aveva subito un intervento ben riuscito.
Ascoltando le spiegazioni della maestra Doretta che ci ha fatto da guida, abbiamo capito che le piante possono essere classificate in modi diversi, a seconda delle caratteristiche che ci interessa osservare. Ad esempio:
- vi sono piante che non perdono mai tutte le foglie e si chiamano SEMPREVERDI;
- vi sono piante che in autunno perdono le foglie e si chiamano CADUCIFOGLIE.
Osservando invece la forma delle foglie, abbiamo compreso che vi sono piante con foglie:
- AGHIFORMI, cioè con le foglie a forma di ago;
- LATIFOGLIE, cioè con le foglie a LAMINA ESPANSA (cioè larga).
La forma delle foglie è importante per la vita dell'albero nell'ambiente in cui vive.
Poi la maestra Doretta ci ha insegnato ad osservare con ancor più precisione.
Abbiamo notato che i pini hanno foglie aghiformi, lunghe, ma mai singole (cioè da sole): sono unite da una fascetta a gruppi di 2,3,4,5. Da 6 in poi non sono più pini.
Negli abeti, al contrario, le foglie sono sempre aghiformi, ma più corte ed attaccate una ad una al rametto.
Tra gli alberi con le foglie aghiformi abbiamo visto: il PINO NERO, l' ABETE ROSSO, l' ABETE ARGENTATO, il TASSO. Quest'ultimo è chiamato anche “albero della morte”, perchè i suoi semi sono velenosi.
Tra gli alberi con le foglie a lamina espansa abbiamo visto tutti quelli di cui abbiamo raccontato all'inizio.
Abbiamo conosciuto anche alcuni alberi particolari.
La PALMA è un albero senza rami; vive bene anche nel nostro clima, perchè si protegge con un “cappotto” fatto dalle sue foglie secche.
Il BANANO è l'erba più alta del mondo: non è un albero come può sembrare, perchè ha il fusto erbaceo.
Il GINKGO BILOBA è un albero antichissimo, che esisteva già ai tempi dei dinosauri. Ha delle belle foglie a forma di ventaglio, divise in due parti. Esistono l'albero maschio e l'albero femmina. I suoi frutti fanno cattivo odore.









Il LIRIODENDRON è un albero molto grande e molto bello. Le sue foglie hanno una forma strana ed ognuno può vederci quello che vuole.
Abbiamo visto anche il MUSCHIO ed il CAPELVENERE, che è una felce. Entrambi hanno bisogno di molta umidità e si riproducono per SPORE e non per semi.
L'ultima osservazione per concludere. Tutte le foglie contengono la CLOROFILLA, che è una sostanza verde, ed i CAROTENOIDI, che sono sostanze colorate.
Quando le foglie perdono la clorofilla rimangono in evidenza gli altri colori.

Testo elaborato da: Maverik, Michelle, Roberto, Gabriele Emanuel, Martina, Luca, Cesare, Valentina, Mattia, Federica, Francesca, Chiara, Micaela, Helen, Alessandro, Silvia, Thomas, Sofia, Simone, Alissa, Jean Luca, Domenico

La IV B e il rispetto per la natura!

RISPETTARE LA TERRA


Noi alunni della IVB riteniamo che rispettare la Terra sia molto importante.
“L’uomo è l’essere vivente che più di ogni altro riesce a modificare l’ambiente. Egli adatta il paesaggio naturale ai propri bisogni ma spesso, nel fare questo, rovina, distrugge, inquina.”

Tu che cosa puoi fare per difendere l’ambiente?

Lorenzo P : - Per difendere l’ambiente bisogna non buttare cartacce e quant’altro in boschi, spiagge in mare ecc..
Infatti da grande vorrei prendere una macchina elettrica e a metano perché inquinano meno l’aria.

Erica :- Si potrebbe cercare di inquinare meno cioè provare di non andare sempre in macchina ma provare ad andare sempre più a piedi o in bici e provare ad andare meno in aereo perché inquina meno il cielo. Ma soprattutto non buttare plastica, vetro, carta nei parchi.

Giulia :- Io vorrei che tutti non sprecassero acqua e anche che vendessero macchine che non inquinano l’ambiente. Un’altra cosa che vorrei è che certe persone non devono buttare cartacce.

Diego:- Vorrei costruire macchine elettriche che possono fare tanti Km e che vanno al massimo a 100 Km orari così inquinerebbero meno l’ambiente e il futuro sarà migliore.

Endri:- Noi possiamo inquinare meno non buttando l’immondizia nei prati ad esempio.
Vorrei meno fabbriche in tutto il paese e poi non fare buttare i rifiuti in mare.

Carmine:- Non voglio che l’ambiente si rovini. Non si devono buttare i rifiuti nel bosco, nel mare, per terra.

Hammad :- L’uomo ha bisogno di ossigeno, senza acqua e senza mangiare può morire ;dobbiamo dire alle persone di non sporcare i boschi, i giardini, il mare ecc..
Lorenzo C : - bisogna usare meno la macchina e le cose elettriche, bisogna tagliare meno gli alberi e far costruire meno fabbriche possibile, così si può inquinare meno.
Marika :- Secondo me il metodo giusto sarebbe di non abbattere alberi in una foresta o da qualsiasi altra parte per evitare frane di una montagna, non andare a caccia di animali altrimenti rischiano di andare in estinzione e di non costruire edifici in ogni angolo della città.
Zhu:- Io posso dire agli altri di usare meno elettricità possibile. Così possiamo inquinare meno l’ambiente.
Edel:- Io vorrei parlare con tante persone delle spiacevoli sorprese che si trovano da molte parti. Un mio consiglio sarebbe questo : alla prima persona che non si vede buttare rifiuti nei cestini di parlargli di quanto è importante rispettare l’ambiente.
Manuel :- Visto che c’è la raccolta differenziata , cerchiamo di mettere i rifiuti nei bidoni giusti e non scaricarli nei posti sbagliati.
Ormai le foreste stanno scomparendo .Cerchiamo di non costruire più niente e così non inquineremo più.
Per mantenere la Terra sana, bisogna usare macchine elettriche o biciclette ; e il fumo che esce dalle fabbriche prima si potrebbe filtrare così non inquina. Non tagliare sempre gli alberi e non buttare il petrolio nei laghi , mari e fiumi per non far morire la fauna che ci vive.

giovedì 29 aprile 2010

“TERRA RELOADED” di Beppe Grillo




Mercoledì 10 marzo, con la prof. Giancristofaro siamo andati a vedere in aula video un documentario: “TERRA RELOADED” di Beppe Grillo in cui sono stati intervistati alcuni personaggi tra cui Lester Brown(economista, vincitore del premio Nobel per economia nel 2001); Jeremy Rifkin (economista, consulente per i problemi ambientali dell'Unione Europea); Lester R. Brown (fondatore dell'osservatorio mondiale); Wolfang Sachs (scienziato, autore e ricercatore all' Woppertale Institute); Mathis Wackergnagel (ambientalista e padre del concetto di "impronta ecologica"); Michael Pollon (autore, accademico e giornalista).
La proiezione ci ha posto diversi interrogativi:
- Il pianeta su cui viviamo lo utilizziamo come una miniera inesauribile, o come una vera e propria discarica?L’energia che usiamo per vivere in futuro ci ucciderà?Esiste una via d’uscita?Una possibile e comune risposta potrebbe essere che i problemi ambientali sulla Terra sono molti e la maggior parte è causata dall’uomo stesso.
Il filmato, articolato in 6 episodi, ha trattato proprio di tali problemi:
È il punto di produzione massima della risorsa petrolio nel nostro pianeta. Secondo alcuni scienziati (pessimisti), esso verrà raggiunto tra il 2010 e il 2020 mentre, per quelli più ottimisti, tra il 2020 e il 2030. Questo comporterà, quando il petrolio si esaurirà, crisi alimentare, aumento dei prezzi, crollo dell’economia ,instabilità economica e politica delle nazioni e possibile crollo dell’intero Sistema. I paesi più colpiti saranno i paesi poveri!
L’aumento del riscaldamento globale provocherebbe lo scioglimento dei ghiacciai con conseguente innalzamento del livello dei mari, pericolo per le città costiere, aumento della infertilità del suolo (per la presenza del sale), diminuzione delle risorse, etc.
Servono circa 21 anni perché una centrale nucleare diventi un sistema produttivo. Includendo tutti gli elevati costi, l’opzione non sembra vantaggiosa. Inoltre, l’uranio è esauribile (= elemento radioattivo limitato nel pianeta). Inoltre, l’acqua derivante dal raffreddamento degli impianti e l’inquinamento prodotto dalle central,i inquina laghi e fiumi: la fauna e la flora acquatica ne subiscono le più immediate conseguenze.
In futuro bisogna puntare sulle energie rinnovabili che saranno principalmente: l’energia solare (diretta cioè prodotta dal Sole; indiretta cioè attraverso la conversione fotovoltaica), quella eolica (dal vento) e quella geotermica ( dal calore del suolo).
Le città al mondo dovrebbero essere più efficienti a livello di risorse limitate.
La sovrappopolazione, infatti, è un grave problema: il mondo è abitato da più di 6 miliardi di persone e si prevede che in futuro il tasso di natalità crescerà e si arriverà fino a 9 miliardi. La crescita troppo rapida della popolazione provoca gravi problemi sociali, poiché le risorse (cibo, legna, acqua potabile…) non sono sufficienti per tutti.
Biosfera significa “regione che comprende tutti gli esseri viventi che popolano il suolo, le acque, l’aria e le sostanze inorganiche (organismi non viventi in particolare minerali) presenti sulla Terra.”
Biosfera politica significa che spesso le scelte su tale sfera sono dettate da interessi politici ed economici piuttosto che ambientali. Questo provoca molti problemi quali:
- animali in estinzione;
- carestie, in particolare nei paesi poveri, dove le persone sono costrette ad emigrare, magari in Europa (il prezzo del cibo è aumentato del 40%);
- disboscamento delle foreste. etc…
Dopo questa rassegna di problemi, il futuro tuttavia non è del tutto tetro. Gli uomini sono molto creativi e intelligenti, così come sanno essere distruttivi e sconsiderati. Se capiamo che il nostro ambiente è fragile e unico, allora possiamo darci da fare tutti insieme per mantenerlo in salute e salvare le vitali risorse che ci fornisce.
Il video è disponibile facendone richiesta al sito di Beppe Grillo
Matteo Curti
Irene Tacconi
classe II H

Un giorno in visita al C.B.R.C.

Il giorno 28.11.2009 io e la mia classe (la II H di Casteldebole) siamo andati a visitare il C.B.R.C.(Centro Bolognese Recupero Carta) un’azienda che opera nel settore del recupero della carta.
La carta è un bene primario che non può essere sprecata e per questo bisogna impegnarsi seriamente per riciclarla!
A questo scopo il C.B.R.C. di Bologna aiuta a recuperare i materiali cartacei scartati.
Il lavoro del C.B.R.C. consiste nel prendere in consegna la carta ritirata dai vari utenti:questa,una volta portata nel magazzino, viene triturata con macchine speciali e adeguata al volume di frammento.
A lavoro finito la carta viene portata in cartiera e rigenerata nei processi di produzione della nuova carta.
Dai sondaggi risulta che: grazie alla raccolta differenziata è stato riciclato il 90% di carta mentre il restante 10% viene utilizzato dall’industria cartaria.
Inoltre nelle discariche sono diminuite 2,94 milioni di tonnellate di carta e la raccolta differenziata è aumentata del 7,1%.
Il riciclaggio della carta non parte direttamente dal C.B.R.C. ma prima di tutto da noi cittadini che dovremmo partecipare alla raccolta differenziata per salvaguardare la natura e per non sprecare i beni più importanti.
Servirebbe veramente poco: basterebbe che ciascuno di noi facesse la sua parte collaborando per proteggere il nostro ambiente.
Del Serto Giulia
Classe II H